Secondo uno studio condotto da LG, 9 persone su 10 soffrono di “ansia da batteria scarica” quando l’indicatore della carica scende sotto il 20%. Agli occhi del viaggiatore, che in mobilità non può caricare il suo dispositivo quando vuole, una stazione di ricarica USB pubblica è come un oasi nel deserto, un conforto moderno ma che nasconde dei pericoli.
Le connessioni USB sono state disegnate per poter trasferire energia elettrica e dati allo stesso momento, questo vantaggio diventa presto un pericolo se un malintenzionato manipola le stazioni di ricarica USB. Le più pericolose possono essere quelle a cui accedono in molti e quindi hotel, aeroporti, centri commerciali ect. insomma posti dove spesso un viaggiatore si ritrova volente o nolente.
Per fortuna gli sviluppatori di sistemi operativi per smartphone e tablet stanno correndo ai ripari con delle procedure che richiedono PIN, password o marker biometrici per attivare la connessione dati USB, ma questo non è sufficiente, infatti con una falla di sicurezza o un dispositivo non aggiornato per bene i dati personali sono alla mercé dei criminali.
Potrebbero installare un malware che vi cripta i dati e chiede un riscatto per riaverli (ransomware) oppure usare il vostro dispositivo per attaccarne altri, o ancora usare e vendere le vostre informazioni personali, password, carte di credito eccetera.
Per stare tranquilli al 100%, vale la pena seguire alcune semplici regole per una ricarica sicura:
Usare un “preservativo” USB
Sebbene sembri sconveniente, acquistare un cavo USB di sola ricarica (e che quindi non si può usare per trasferire dati con il PC) è un toccasana per queste situazioni, infatti non è disegnato per i dati e non può trasferirli, neutralizzando qualsiasi minaccia informatica.
Usare un adattatore a parete
Se non volete comprare il cavetto summenzionato, vi basteranno pochi centimetri di bagaglio per portare con voi l’adattatore USB a parete. Infatti, questo farà da filtro, lasciando passare solo l’energia elettrica. Ma attenzione per adottare questo metodo dovrete trovare una presa a parete e non una presa USB, non dovrebbe essere difficile visto che in genere sono messe a disposizione per la ricarica dei computer portatili.
Usare un power bank
Se non avete ancora comprato un power bank, ovvero una batteria portatile che carica tramite USB, ora avete una ragione in più per farlo. Infatti questo è il terzo modo per caricare in sicurezza i vostri dispositivi mobili lontani da spioni e malintenzionati. Dubbi sul modello da prendere? Abbiamo scritto un articolo che vi spiegherà come capire e scegliere il power bank.
