Europa a luci rosse, la prostituzione in tempo di pandemia

Per circa 3 mesi, il nuovo coronavirus, è riuscito a spegnere le famose luci rosse dei distretti olandesi, i rinomati club cechi ed gli affollati bordelli tedeschi e svizzeri. Ma, almeno per ora, la battaglia al contagio si è ridimensionata e le prostitute sono tornate alle loro postazioni con delle nuove regole.

Sesso con mascherina e guanti in lattice non è l’ultimo ritrovato della perversione, ma uno degli obblighi se si vuole accedere al sesso a pagamento. A luglio, molti dei luoghi della prostituzione Europea hanno riaperto le porte ai clienti.

Le novità sono diverse e spaziano dalle procedure ormai note a tutti a quelle specifiche per il settore:

  • A tutti i clienti viene misurata la temperatura corporea prima della prestazione
  • Obbligo di igienizzare le mani prima del contatto
  • Divieto assoluto di baci e contatti faccia a faccia (in quanto mezzo primario di trasmissione)
  • Limitazioni nelle posizioni sessuali (connesso al punto precedente)
  • Obbligo di mascherina quando possibile
  • Cambio delle lenzuola alla fine del rapporto
  • Sanificazione delle superfici alla fine del rapporto (maniglia della porta inclusa!)

Secondo la scienza, il nuovo coronavirus non si trasmette con l’atto sessuale, ma con lo scambio di droplets (goccioline frutto della respirazione) o contaminazione da virus tramite occhi, naso e bocca.

La situazione, come per qualsiasi altro settore produttivo, è in costante evoluzione. Se state valutando di visitare uno di questi luoghi del piacere, il consiglio è di cercare sul sito o social ufficiale e informarsi circa restrizioni e chiusure straordinarie.

Continua a leggere...

CONSIGLIATI